Oggi la maggior parte delle organizzazioni si limita ad avere, nel migliore dei casi, una rassegna stampa tradizionale, ignorando totalmente le potenzialità di internet (con un atteggiamento, il più delle volte, snob). Il web però esiste, è popolato: ecco perché accanto al monitoraggio dei giornali cartacei è necessaria una rassegna stampa web. Senza contare che, per ridurre i costi, molti giornali hanno abbandonato l’edizione cartacea per fare giornalismo esclusivamente on line.
Ci sono diversi servizi a pagamento (come Press Today o Press Line) che consentono di avere una rassegna stampa web, ma è possibile gestirne una anche utilizzando servizi gratuiti come quelli offerti da Google.
Google alert e la ricerca su Google news, ad esempio, se ben sfruttati, sono ottimi strumenti per monitorare il flusso di informazioni delle principali testate giornalistiche on line. È possibile impostare delle parole chiavi specifiche, aggiornarle in tempo reale, selezionare un lasso di tempo per la ricerca, e così via. I link possono poi essere catalogati e organizzati per aree tematiche e predisposti anche per una consultazione off line o cartacea.
In questo modo è possibile controllare in tempo reale le informazioni che ci riguardano e, se il caso, precisare o smentire tempestivamente. Pensiamo, ad esempio, ad un articolo non corretto che viene pubblicato su Corriere.it o Repubblica.it: ogni giorno i due siti sono raggiunti da almeno un milione di utenti unici a testa; la tempestività, mai come adesso, fa la differenza. Senza contare che, nel mondo digitale, eventuali rettifiche o correzioni sono molto più facili da apportare, non richiedono spazi e contribuiscono ad una corretta informazione anche in vista di letture future (su internet è più facile leggere un articolo in tempi diversi da quello della sua pubblicazione, a differenza del giornale cartaceo).