Chi sono gli interlocutori di un ufficio stampa? Sono solo i professionisti dell’informazione, che spesso coincidono con i destinatari di un comunicato stampa, oppure possiamo allargare questa platea in modo da comprendere anche altri gatekeeper? Oggi la differenza tra le varie categorie di interlocutori è diventata sempre più sfumata e sempre più dinamica. In alcuni casi, per esempio, può essere più conveniente interfacciarsi con un influencer anziché con un piccolo sito d’informazione di nicchia che raggiunge una quota marginale di persone. Ecco perché oggi ogni addetto stampa che si rispetti deve creare una mappa dei gatekeeper per le media relations. Vediamo insieme un esempio di come potrebbe essere costruita.
Le agenzia di stampa
Le agenzie di stampa (come Ansa, AdnKronos e Agi) in genere rappresentano un po’ la sorgente dei flussi informativi che poi vanno ad alimentare giornali, tele e radio giornali, siti internet, ecc. È opportuno, quindi, stabilire delle relazioni forti con le principali agenzie di stampa, che possono aprire o chiudere il rubinetto dell’informazione verso altri organi.
In Italia la televisione regna (ancora) sovrana
Nonostante le tendenze sembrano suggerire un uso sempre più forte dei nuovi media per informarsi, la televisione in Italia resta uno dei principali mezzi in grado di influenzare l’opinione pubblica e dettare l’agenda. I telegiornali, i talk show, le trasmissioni di approfondimento ma anche quelle di intrattenimento sono ancora molto seguite, per cui avere dei contatti nelle redazioni o tra gli autori è fondamentale per cercare di promuovere una notizia. Non solo, quindi, telegiornali e testate giornalistiche, ma anche programmi più leggeri, nazional popolari, ecc.
La radio
Così come la televisione, anche le radio sono ancora abbastanza ascoltate. Qui l’informazione ha un carattere più marginale, spesso relegata a pochissimi secondi all’interno del clock radiofonico. Il tempo a disposizione, essendo limitato, viene spesso cannibalizzato da notizie veramente importanti e facili da comunicare.
La stampa (online e offline)
I numeri parlano chiaro: i dati dei quotidiani cartacei rispetto a qualche anno fa hanno subìto un tracollo. I siti di informazione mainstream invece ne acquistano. Secondo gli ultimi dati, i siti italiani di informazione mainstream più visitati sono:
- Repubblica.it
- TgCom24.mediaset.it
- Corriere.it
- IlMessaggero.it
- Gazzetta.it
- LaStampa.it
Ok, quindi, a interloquire con i quotidiani cartacei più importanti, specie per il prestigio e l’autorevolezza che ancora mantengono, ma è importante interfacciarsi sempre più spesso con le testate giornalistiche online. Sapevate che nella top ten dei siti di informazioni online più visitati in Italia figurano anche Tiscali e Donna Moderna?
Social media, vip e influencer
Come abbiamo visto, il mondo del’informazione oggi cambia in continuazione. Nella mappa dei gatekeeper oggi non si può non considerare il potere degli influencer e dei social media. Esistono infatti personaggi, pagine, “snodi” in grado di influenzare o quantomeno attirare l’attenzione di migliaia di persone. Persone che magari non sono facilmente raggiungibili attraverso i canali d’informazione tradizionali. Facciamo un esempio: Fiorello fa un tweet in cui scrive che a Messina da 5 giorni manca l’acqua; da quel momento l’attenzione dei media e delle persone accende un faro su quel problema e anche altri media iniziano a parlarne.
Gli stakeholder e gli altri uffici stampa
Gli stakeholder, o portatori di interessi, possono rappresentare una buona cassa di risonanza (nel bene e nel male) per la diffusione di una notizia. Potrebbero essere associazioni vicine ad un determinato tema, community, i clienti che utilizzano un determinato prodotto, azionisti, gruppi di pressione, ecc. Si tratta di “snodi” che godono di una posizione privilegiata nel veicolare (o meno) determinate informazioni.