In Italia ci sono in media 5 schermi in ogni famiglia: gli smartphone sono 48 milioni, le TV quasi 43 milioni. L’87% delle famiglie accede a internet tramite smartphone, PC, TV o tablet. Gli anziani restano la categoria più penalizzata.
Sono alcuni dati presenti nel quinto rapporto Censis – Auditel “La transizione digitale degli italiani“, che rileva i cambiamenti nella vita degli italiani in merito alle dotazioni tecnologiche e ai consumi mediatici.
I numeri dei dispositivi
In Italia sono presenti 42,9 milioni di televisori, di cui più di un terzo (16,7 milioni) connesso ad internet, in crescita del 210,9% rispetto al 2017. Il che significa che oggi ci sono ci sono 11 milioni di apparecchi televisivi connessi in più, anche se non tutte le famiglie utilizzano l’apparecchio al meglio delle sue possibilità.
Gli smartphone hanno però superato ampiamente la cara vecchia tv, con 48,1 milioni di device. Seguono poi i personal computer connessi a internet (20,7 milioni) e i tablet (7,7 milioni). Inoltre, l’8,4% delle famiglie possiede almeno uno smart speaker mentre 4,2% almeno uno smartwatch.
Come ci si connette ad internet
9 famiglie su 10 sono connesse a internet. Di queste, il 59,8% lo fa sia tramite una connessione domestica fissa sia tramite rete mobile, il 29,6% solo da mobile, lo 0,7% solo da casa. Aumenta anche la diffusione della banda larga: oggi 14,7 milioni di famiglie, il 61,7% del totale, vivono in zone che sono coperte da una connessione ad alta velocità, mentre 5 anni fa erano 13,2. Resta comunque escluso dalla banda larga il 38,3% delle famiglie, con quote che vanno da un minimo del 30,4% tra chi risiede al Centro ad un massimo del 46,6% per chi abita nelle regioni del Sud e delle Isole.
Sempre più contenuti via web
Gli italiani che guardano programmi e contenuti video attraverso piattaforme e siti web sono 24,5 milioni: nel 2017 erano meno di 16 milioni e negli ultimi 5 anni sono cresciuti del 54,9%. E non parliamo solo di tv connesse: 6,6 milioni seguono la programmazione via web anche o esclusivamente da device diversi dalle smart TV.
Difficoltà per anziani e piccoli centri
2,3 milioni di famiglie, il 9,6% del totale, in cui vivono circa 3 milioni di italiani, non sono tuttavia connesse ad internet. Si tratta, in genere, di nuclei familiari che sono per lo più composti da anziani, poco scolarizzati e che vivono da soli.
L’influenza della pandemia
L’essere connessi “ci ha aiutato moltissimo nella pandemia”, ha spiegato il presidente del Censis, Giuseppe De Rita, “che ha portato un processo di velocizzazione dell’acquisizione del digitale”. In genere, infatti, le accelerazioni sono spesso legate alle crisi, soprattutto in quelle società che vivono uno stato di latenza, come quella italiana, e che spesso hanno bisogno di uno shock.