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L’intelligenza artificiale generativa farà concorrenza ai comunicatori?

Qualche settimana fa, mentre navigavo su alcuni siti per fare un po’ di aggiornamento professionale, mi sono imbattuto in questo articolo che parlava di intelligenza artificiale generativa e, in particolare, di come stiano per diffondersi anche al grande pubblico vari siti che promettono di generare immagini o testi inediti a partire da una richiesta (prompt) fatta dall’utente.

L’esperienza è molto simile a quella che facciamo con i motori di ricerca: basta semplicemente descrivere l’immagine o il testo desiderati, come si fa, per esempio, quando si commissione un quadro ad un artista o un copy ad un pubblicitario, e l’AI li realizza per noi in pochissimi secondi. Ma andiamo con ordine.

Cos’è l’intelligenza artificiale?

Secondo la definizione di Somalvico (1987), accettata a livello internazionale, l’intelligenza artificiale è

quella disciplina, appartenente all’informatica, che studia i fondamenti teorici, le metodologie e le tecniche che permettono di progettare sistemi hardware e sistemi di programmi software capaci di fornire all’elaboratore elettronico delle prestazioni che, a un osservatore comune, sembrerebbero essere di pertinenza esclusiva dell’intelligenza umana

L’obiettivo è, dunque, quello di riprodurre o costruire qualcosa che possa avvicinarsi alle modalità di comportamento del pensiero dell’uomo, aprendo nuovi scenari d’innovazione.

L’intelligenza artificiale che crea testi e immagini

Quello relativo ai testi e alle immagini è uno dei tantissimi ambiti di applicazione dell’intelligenza artificiale. In questo caso si parla di intelligenza artificiale generativa. Attraverso tecniche di machine learning e deep learning, le piattaforme di AI scansionano una miriade di file, dati o informazioni che potrebbero più o meno corrispondere alla richiesta fatta dall’utente e successivamente creano, a partire da queste, un nuovo prodotto, pronto all’uso, come per esempio un’immagine inedita da utilizzare come elemento visuale da abbinare ad un articolo o all’interno di una campagna di comunicazione.

Oggi per fare questo si ricorre ai grafici o ai copywriter, oppure si utilizzano librerie online per la ricerca di immagini. Ma sono già diverse le start-up e le imprese pronte a soddisfare questi bisogni in maniera diversa. Qui trovi diversi link utili.

Le applicazioni più famose, di cui immagino tu abbia sentito parlare in queste settimane, sono DALL·E 2 per la generazione di immagini e ChatGPT per i testi.
Nei giorni scorsi mi sono divertito a provarle. Ho chiesto, per esempio, di realizzare delle immagini relative a “un cane che nuota dentro ad una tazza”, “un cane che nuota in un mare di monete” e a “un giornalista che stesse conducendo un’intervista”. Questi i risultati:

Un esempio di intelligenza artificiale generativa Un esempio di intelligenza artificiale generativa Un esempio di intelligenza artificiale generativa Un esempio di intelligenza artificiale generativa Un esempio di intelligenza artificiale generativa Un esempio di intelligenza artificiale generativa

Ho chiesto poi a ChatGPT di scrivere “un articolo sull’importanza del personal branding”. Ecco cosa mi ha proposto:

Il personal branding è un concetto che si è diffuso sempre di più negli ultimi anni, soprattutto con l’avvento dei social media e della necessità di differenziarsi in un mercato del lavoro sempre più competitivo. Ma cos’è esattamente il personal branding e perché è così importante?

Il personal branding è l’insieme delle strategie che un individuo utilizza per costruire la propria immagine e reputazione online e offline. Si tratta di un processo continuo che implica la cura della propria presenza sui social media, il mantenimento di un sito web personale, la partecipazione a eventi di networking e la creazione di contenuti di valore per il proprio pubblico.

Ma perché è così importante investire tempo e risorse nel personal branding? Ecco alcuni motivi:

  1. Aumenta la visibilità: il personal branding ti permette di aumentare la tua visibilità online, rendendo più facile per le aziende o i recruiter trovarti e sapere chi sei e cosa sai fare.
  2. Ti distingue dalla concorrenza: costruire una forte immagine personale ti permette di distinguerti dalla concorrenza e di emergere in un mercato del lavoro saturo.
  3. Ti rende più attraente per i datori di lavoro: avere una forte presenza online e una reputazione solida può rendere più attraenti le tue candidature per i datori di lavoro.
  4. Ti dà più controllo sulla tua carriera: il personal branding ti permette di avere il pieno controllo su come vieni percepito dal mondo esterno e di creare le opportunità di lavoro che desideri.

In definitiva, il personal branding è uno strumento potente per chi desidera far crescere la propria carriera e distinguersi nella propria professione. Investire tempo e risorse nel costruire una solida immagine personale può avere un impatto significativo sulla tua vita professionale e sulla tua capacità di ottenere le opportunità che desideri.

E se il risultato non dovesse piacere? Basterà cliccare ancora una volta sul pulsante generativo. E poi ancora e ancora fino a quando non verrà riprodotta l’immagine o il testo desiderato.

Le implicazioni

Come sottolineato da Bob Zeni nell’articolo, sono diverse le implicazioni che queste immagini si portano dietro. C’è un ampio dibattito relativamente al diritto d’autore, perché si tratta comunque di immagini o testi ricavati a partire da altre immagini e altri testi, magari protetti da copyright; ci si interroga sull’uso che di potrebbe fare di queste immagini in un’ottica manipolatoria (il cosiddetto fenomeno dei deep fake); infine questi software potrebbero riproporre stereotipi e pregiudizi se non adeguatamente programmati, in quanto riflettono anche alcuni aspetti negativi presenti nella nostra società.

Tenuto conto di questi limiti, penso che comunque l’AI generativa possa essere di aiuto ai comunicatori per velocizzare, per esempio, alcuni processi o per fornire spunti, anche se non penso possa sostituire del tutto il loro lavoro, almeno non nell’immediato. Prendendo spunto da questo articolo, ho chiesto a ChatGPT delle idee per i prossimi post da pubblicare sul mio blog:

Esempio di intelligenza artificiale generativa

Come mi è capitato di dire in passato, quando vengono introdotte nuove tecnologie, occorre sperimentare, sporcarsi le mani, procedere per tentativi per cercare di individuare nuove modalità e nuovi percorsi per fare meglio le cose, soprattutto in un contesto, come quello della comunicazione, in perenne evoluzione.

Fabio Brocceri
Fabio Broccerihttps://www.fabiobrocceri.it
Sono un giornalista, addetto stampa e comunicatore pubblico. Il mio lavoro consiste nell'aiutare enti, imprese e istituzioni a comunicare meglio. Clicca qui se vuoi saperne di più oppure seguimi sui social.

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