In Italia (ma non solo) le giornaliste che ricoprono ruoli di potere e di responsabilità all’interno dei giornali, in particolare nelle posizioni di direzione, sono quasi assenti. Poche, ancora troppo poche, nonostante siamo ormai abbastanza abituati a vedere telegiornali condotti da donne o articoli firmati da donne sui quotidiani italiani più diffusi.
Se, infatti, le giornaliste italiane hanno conquistato un ruolo di rilievo all’interno dei media nazionali e locali, emergendo come figure influenti e autorevoli, quando si tratta di dirigere una testata le cifre rivelano una realtà molto meno equa di quanto ci si potrebbe aspettare.
La presenza di poche donne ai vertici dell’editoria è una situazione che riflette non solo il mancato equilibrio di genere all’interno dell’industria dei media, ma, come vedremo meglio in seguito, va a incidere anche sull’agenda e sulla qualità dell’informazione.
Una questione non solo italiana e non solo editoriale
Secondo una ricerca del Reuters Institute, che ha preso in considerazione un campione di 240 testate in 12 mercati diversi distribuiti nei cinque continenti, solo 2 giornali su 10 sono diretti da donne, nonostante le giornaliste siano, in media, il 40%, mentre i giornalisti il 60%.
Il fenomeno è, quindi, mondiale e l’Italia, di certo, non si distingue: se n’è già parlato nella newsletter “Charlie” del Post, ne hanno scritto Francesco Guidotti su Rolling Stone, Sofia Gadici su Professione Reporter e Mara Cinquepalmi su Data Media Hub, solo per citarne alcuni: la disparità di genere relativa alla direzione dei giornali è ancora molto forte.
Ho pensato, quindi, di andare a vedere se nel frattempo qualcosa fosse cambiato. Ecco i dati più aggiornati.
Le giornaliste italiane che dirigono un quotidiano
Oggi i quotidiani nazionali sono diretti quasi tutti da uomini. Le uniche 3 donne direttrici responsabili sono Agnese Pini, che dirige i quotidiani editi nel gruppo Monrif e che fanno capo alla testata Quotidiano Nazionale (La Nazione, Il Giorno, Il Resto del Carlino), Stefania Aloia, che dirige Il Secolo XIX dal 1° ottobre 2023 e Nunzia Vallini, direttrice responsabile del Giornale di Brescia. 3 su 35.
Quotidiano | Direttore / Direttrice responsabile |
---|---|
La Gazzetta dello Sport | Stefano Barigelli |
Corriere della Sera | Luciano Fontana |
Repubblica | Maurizio Molinari |
La Stampa | Andrea Malaguti |
Corriere dello Sport | Ivan Zazzaroni |
Il Sole 24 Ore | Fabio Tamburini |
Il Messaggero | Massimo Martinelli |
QN Il resto del Carlino – La Nazione – Il Giorno | Agnese Pini |
Tuttosport | Guido Vaciago |
Il Fatto Quotidiano | Marco Travaglio |
Il Mattino | Francesco De Core |
Il Gazzettino | Roberto Papetti |
Il Giornale | Alessandro Sallusti |
Il Manifesto | Andrea Fabozzi |
Il Foglio | Claudio Cerasa |
L’Eco di Bergamo | Alberto Ceresoli |
Il Secolo XIX | Stefania Aloia |
Italia Oggi | Pierluigi Magnaschi |
Il Tirreno | Luciano Tancredi |
Giornale di Sicilia | Marco Romano |
La Sicilia | Antonello Piraneo |
Avvenire | Marco Girardo |
Libero | Mario Sechi |
Il Centro | Piero Anchino |
Corriere dell’Umbria | Sergio Casagrande |
L’Unione Sarda | Emanuele Dessì |
La Nuova Sardegna | Giacomo Bedeschi |
Giornale di Brescia | Nunzia Vallini |
L’Arena | Massimo Mamoli |
Gazzetta del Sud | Alessandro Notarstefano |
Il Mattino di Padova | Fabrizio Brancoli |
Messaggero Veneto | Paolo Mosanghini |
La Verità | Maurizio Belpietro |
Il Tempo | Tommaso Cerno |
Domani | Emiliano Fittipaldi |
Le giornaliste italiane che hanno diretto un quotidiano in passato
La situazione non migliora se guardiamo al passato: già ad un primo rapido sguardo alla pagina di Wikipedia che raccoglie 190 voci per la categoria “direttori di quotidiani italiani”, di nomi femminili ne figurano solo 5.
Il Corriere della Sera non è mai stato diretto da una donna. Repubblica non è mai stata diretta da una donna. Idem Il Sole 24 Ore, La Stampa, Il Giornale, La Gazzetta dello Sport. Tra i quotidiani più importanti a diffusione nazionale, possiamo citare giusto l’Unità, che dal 25 agosto 2008 al 6 luglio 2011 è stata diretta da Concita De Gregorio, Il Manifesto, diretto da Norma Rangeri dal 1° gennaio 2013 al 27 giugno 2023 e, online, l’Huffington Post, diretto da Lucia Annunziata dal 25 settembre 2012 al 21 gennaio 2020.
Le giornaliste italiane direttrici di telegiornali nazionali
Nonostante i numerosi volti televisivi che siamo abituati a vedere nelle edizioni più importanti dei telegiornali, come le edizioni serali, al momento nessuna è direttrice dei principali tg nazionali, come si evince chiaramente dalla seguente tabella.
Testata giornalistica | Direttore/direttrice |
---|---|
TG1 | Gian Marco Chiocci |
TG2 | Antonio Preziosi |
TG3 | Mario Orfeo |
TG4 | Gerardo Greco |
TG5 | Clemente Mimun |
Studio Aperto | Andrea Pucci |
TgLa7 | Enrico Mentana |
Sky Tg24 | Giuseppe De Bellis |
RaiNews24 | Andrea Vianello |
Le giornaliste italiane che hanno diretto un telegiornale in passato
Il Tg1, nel corso della sua lunga storia, è stato diretto da 22 giornalisti, di cui 21 uomini e solo una donna (Monica Maggioni, dal 18 novembre 2021 al 24 maggio 2023). Il Tg2 è stato diretto da 15 giornalisti, di cui solo una donna (Ida Colucci, dal 10 agosto 2016 al 6 novembre 2018). Tra i telegiornali, sicuramente quello che ha dato un po’ più spazio al genere femminile nelle posizioni di vertice è stato il Tg3: dei 16 direttori che si sono susseguiti dalla sua nascita, 5 sono donne (Daniela Brancati, Lucia Annunziata, Bianca Berlinguer, Giuseppina Paterniti, Simona Sala).
Il Tg4 è stato diretto da una donna solo una volta su 7 (Rosanna Ragusa, per circa 4 mesi nel 2018 e 4 mesi nel 2019). I 4 direttori del Tg5 sono stati tutti uomini, così come i 5 direttori del TgLa7. Una sola direttrice donna per Studio Aperto, Anna Brogiato (dal 27 gennaio 2014 al 16 giugno 2019), su 6 direttori che nel corso degli anni si sono alternati.
Per quanto riguarda i canali all news, SkyTg24 ha cambiato 3 direttori, di cui una donna (Sarah Varetto, dal 2011 al 2018), Rai News 8 direttori, di cui due donne (Monica Maggioni e Mirella Marzoli) e TgCom24 ha sempre avuto direttori uomini, con 4 cambi.
Le giornaliste italiane che dirigono i periodici
Nemmeno sul fronte dei periodici la situazione migliora. Al momento, tra i più diffusi, troviamo solo Elena Viola, direttrice di Donna Moderna, e Silvia Grilli, direttrice di Grazia.
Testata giornalistica | Direttore / Direttrice |
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TV Sorrisi e Canzoni | Aldo Vitali |
Settimanale DiPiù | Osvaldo Orlandini |
L’espresso | Enrico Bellavia |
Panorama | Maurizio Belpietro |
Famiglia Cristiana | Stefano Stimamiglio |
Oggi | Carlo Verdelli |
Gente | Umberto Brindani |
Internazionale | Giovanni De Mauro |
Vanity Fair Italia | Simone Marchetti |
Chi | Massimo Borgnis |
Grazia | Silvia Grilli |
Donna Moderna | Elena Viola |
Focus | Raffaele Leone |
Nuovo | Riccardo Signoretti |
Elle | Massimo Russo |
Diva e donna | Angelo Ascoli |
F | Luca Dini |
Le possibili cause
Quali sono le cause di questa disparità di genere nel giornalismo apicale? Le possibili spiegazioni sono molteplici e complesse: potrebbero riguardare sia fattori strutturali che culturali. Tra i primi, vi potrebbero rientrare le difficoltà di conciliare il lavoro giornalistico, spesso caratterizzato da orari scomodi, turni notturni, trasferte o scadenze serrate, con la vita familiare e le responsabilità domestiche, che – purtroppo – in Italia gravano ancora in gran parte sulle donne, risultando insufficienti gli strumenti messi a disposizione dallo Stato per superare questa situazione. Tra i secondi, ci sono gli stereotipi e i pregiudizi che relegano le donne a ruoli marginali o subalterni e che le escludono dai network e dalle relazioni di potere che influenzano le carriere e le promozioni. Inoltre, ci sono le discriminazioni e le molestie, sia verbali che fisiche, che spesso le giornaliste devono affrontare sul lavoro, sia da parte dei colleghi che del pubblico, specie sui social.
Giornaliste hot e sexy, giornalisti non pervenuti
Per scrivere questo articolo e migliorarlo in ottica SEO, per esempio, ho consultato i volumi di ricerca relativi a diverse parole chiave e ho notato come l’intento di ricerca verso le giornaliste fosse più legato ad aspetti estetici che professionali: tra le parole chiave più cercate su Google ci sono infatti:”giornaliste nude”, “giornaliste porno”, “giornaliste sexy”, “giornaliste belle”, ecc. Viceversa, non esistono gli stessi volumi di ricerca relativi a “giornalisti hot” “giornalisti nudi”, ecc. (c’è un buon numero di ricerche mensili, invece, per “giornalisti gay italiani”). Questo testimonia gli stereotipi e i pregiudizi di una cultura che mette la professionalità delle donne in secondo piano rispetto all’aspetto fisico.
Perché è importante avere donne al vertice dei giornali
Una maggiore rappresentanza delle donne come direttrici responsabili è importante per diversi motivi. Innanzitutto le donne, rispetto agli uomini, portano con sé esperienze e punti di vista che possono arricchire il dibattito pubblico e l’informazione, aumentandone la completezza e la pluralità. Le donne, infatti, rappresentano circa una metà della popolazione, che ha diritto ad essere rappresentata sui media in diversi modi e a proporre determinati temi. Inoltre, la presenza di donne in ruoli apicali del giornalismo può contribuire a sfidare gli stereotipi di genere e a incoraggiare le giovani donne ad aspirare a carriere importanti: i media, infatti, godono di una posizione privilegiata che gli permette di raggiungere segmenti molto ampi della popolazione, promuovendo modelli di riferimento positivi per le giovani generazioni.
Le giornaliste italiane sono tenaci e competenti, con tutte le carte in regola per conquistare i vertici dell’informazione.
Buon 8 marzo a tutte e a tutti.
AGGIORNAMENTO: Segnalo questa nuova interessante ricerca di SocialCom commissionata dalla neonata Associazione Giornaliste Italiane.