Prima che un giornalista scriva un articolo o realizzi un servizio televisivo, è indispensabile che venga a conoscenza della notizia. Fino a qualche tempo fa il processo di ricerca delle notizie si basava principalmente sulle agenzie di stampa, sulle interviste alle persone direttamente coinvolte, sui comunicati ufficiali diramati da enti pubblici e privati, sugli atti amministrativi, ecc. Oggi i social e il web hanno aperto la porta ad altre fonti a cui il giornalista può attingere per trovare storie da raccontare. In questo post cerchiamo di capire quali sono le fonti giornalistiche che sono entrate definitivamente all’interno della cassetta degli attrezzi del giornalista con l’avvento del web 2.0.
Vari tipi di fonti giornalistiche
Forse avete già sentito parlare di fonti giornalistiche dirette e indirette, primarie e secondarie, attive e passive. La prima distinzione si basa sulla presenza – o meno – di testimoni ad un evento: chi assiste personalmente ad un evento sarà per il giornalista una fonte diretta, mentre se le informazioni vengono apprese in altro modo (dalle agenzie di stampa o dai giornali concorrenti, solo per fare qualche esempio) la fonte sarà indiretta. Si distingue poi tra fonti giornalistiche primarie e secondarie a seconda dell’attendibilità della fonte: un comunicato diramato da un ministero ha più autorevolezza del resoconto di uno sconosciuto, per il quale sarà il giornalista a confermarne l’attendibilità. Infine, si parla di fonti giornalistiche attive o passive, a seconda che sia il giornalista a cercare la fonte o la fonte a cercare il giornalista (come nel caso degli uffici stampa).
Ma cosa succede con la diffusione di internet e l’avvio del processo di disintermediazione dell’informazione? Quali sono le nuove fonti giornalistiche digitali nate negli ultimi anni? Vediamone alcune.
1. Profili social dei personaggi pubblici
Grazie alla disintermediazione, oggi molti personaggi non hanno necessariamente bisogno del giornalista per comunicare con la propria audience. Per cui è diventata ormai una prassi che le personalità pubbliche affidino ai loro profili social dichiarazioni, smentite, notizie in anteprima e così via. Il giornalista si trova dunque a “rincorrere” queste news per darne notizia anche ai suoi lettori, per cui diventa imprescindibile monitorare questi profili a seconda degli argomenti di cui ci si sta occupando in un determinato momento. Pensiamo ai profili social dei politici o degli artisti del mondo dello spettacolo.
2. Blog e siti ufficiali
Così come i profili social, anche ai blog e ai siti internet ufficiali dei personaggi o delle società vengono affidate importanti notizie. Per questo è importante per il giornalista seguire gli aggiornamenti dei siti tramite i feed RSS, in modo da essere sempre aggiornati in tempo reale. Tutti i siti più importanti e soprattutto quelli corporate, infatti, hanno ormai una sezione news al loro interno che utilizzano per diffondere notizie aziendali, anche in un’ottica di brand journalism.
3. Gruppi online e forum di discussione
Molti giornalisti locali utilizzano i gruppi Facebook o Whatsapp per cercare le notizie del territorio, sfruttando le segnalazioni e le discussioni degli utenti che liberamente vengono avviate all’interno di questi spazi. A volte questi gruppi sono cruciali per scovare notizie “lontane” dai canali tradizionali dell’informazione e avere anteprime per comunicare tempestivamente una notizia. In base al settore giornalistico in cui si opera, possono rivelarsi molto utili.
4. Open data
Negli ultimi anni si stanno diffondendo sempre più gli open data, ovvero banche dati pubbliche che possono essere liberamente consultate da chiunque attraverso il web. Molte Pubbliche amministrazioni mettono a disposizione online dati veramente interessanti, che possono essere analizzati, incrociati, elaborati e confrontati. Da queste informazioni il giornalista può far emergere notizie anche molto importanti. Per esempio, l’affinità tra il Movimento 5 Stelle e la Lega – che avrebbe portato al cosiddetto “governo giallo-verde” – era già possibile evidenziarla semplicemente incrociando e analizzando i dati relativi a come il parlamento aveva votato gli ultimi provvedimenti della precedente legislatura.
5. Trend del giorno
Seguire il trend delle discussioni sui social è un altro modo per venire a conoscenza di storie e notizie. Aggregare un topic tramite hashtag o algoritmi, come nel caso dei motori di ricerca, può essere d’ispirazione per capire cosa sta catalizzando l’attenzione degli utenti in un preciso momento e magari approfondire una determinata notizia che sta sul nascere, in modo da essere pronti con un approfondimento non appena la notizia diventerà di portata più generale.
Verificare sempre le fonti
Le fonti giornalistiche digitali sono in aumento. Grazie al web nascono giorno dopo giorno nuove forme e nuovi canali che permettono all’informazione di diffondersi sempre più velocamente. Quello che, invece, resta immutato è l’obbligo, da parte del giornalista, di verificare le fonti: il rischio di veicolare informazioni non corrette o di alimentare una fake news è sempre dietro l’angolo.