Da Kennedy a Berlusconi, da Sarkozy a Renzi, da Merkel a Obama, passando per Thatcher e De Gaulle: la politica, già dalla seconda metà del secolo scorso, sembra tendere inesorabilmente alla personalizzazione, con un’attenzione che viene puntata verso una figura carismatica. Negli ultimi anni, questa tendenza sembra essersi ulteriormente accentuata, per cui capita sempre più spesso di osservare, tra i leader di partito, politiche e politici belli, sexy e giovani (vedi quelli più seguiti su Instagram).
L’era dei politici belli e affascinanti
Dopo il declino dei partiti tradizionali a vantaggio di quelli liquidi, anche la figura del leader carismatico sta subendo delle trasformazioni. E il cambiamento sembra molto evidente. Il premier canadese Justin Trudeau, il nuovo presidente della repubblica Francese Emmanuel Macron, il premier greco Alexīs Tsipras, il leader del partito spagnolo PSOE Pedro Sánchez: sono solo alcuni esempi di questo cambiamento. Emblematiche sono a proposito alcune immagini del G7 di Taormina, in cui i nuovi leader si sono sbizzarriti nel farsi ritrarre in pose ammiccanti, o la nuova foto ufficiale del presidente Francese, che rompe gli schemi rispetto al passato posando davanti alla scrivania con aria “da piacione”. Insomma, l’essere belli è un vantaggio per chi vuole fare politica?
Cosa dice la scienza?
In un articolo di circa un anno e mezzo fa, il Wall Street Journal ha parlato di uno studio canadese che ha analizzato come le persone elaborano gli stimoli “a distanza” e si formano un’opinione. In base ai risultati, degli esperimenti fatti, si è visto che le persone erano più portate a votare una persona più attraente, in mancanza di altri stimoli e conoscenze.
I politici belli made in Italy
D’altronde anche in casa nostra la bellezza sta entrando piano piano nei palazzi della politica, con le donne che hanno fatto da apripista: Maria Elena Boschi, Mara Carfagna, Virginia Raggi, Alessandro Di Battista, Pippo Civati. Siamo entrati ormai nel mondo della politica pop: così come i cantanti sono spesso e volentieri belli e affascinanti, anche i politici ora si danno da fare in questa direzione. Non a caso negli ultimi mesi c’è stata una vera e propria corsa dei politici all’utilizzo di Instagram.
Bellezza maschile e femminile: opportunità o boomerang?
A questo proposito sarebbe interessante capire se la bellezza in politica agisca in maniera indiscriminata sia negli uomini che nelle donne: quanto la bellezza può essere considerata un vantaggio e non un limite per le donne? Giovanna Cosenza, in un suo intervento, sosteneva che con sul tema bellezza “i problemi peggiori ce li hanno le donne”: spesso, infatti, i commenti che vengono fatti sulle donne che fanno politica sono rivolti più al corpo che non alle idee e questo non fa buon gioco al loro ruolo professionale. Insomma, quanto è alto il rischio per le donne belle di essere percepite solamente alla stregua di una velina? Può la bellezza essere addirittura un ostacolo per l’ascesa politica delle donne in alcuni Paesi come l’Italia?