Chi non fa parte degli “addetti ai lavori” del mondo del giornalismo può non conoscere la differenza tra direttore editoriale e direttore responsabile. Si tratta, infatti, di due figure diverse che hanno anche compiti e responsabilità diversi. Vediamo di capire insieme qual è il loro ruolo e qual è la differenza sostanziale tra queste due professioni.
Il direttore responsabile
In base alla
legge sulla stampa (L. 47/1948) “ogni giornale o altro periodico deve avere un direttore responsabile”. Tale figura ha il compito di dirigere un giornale e rispondere di tutto quello che viene pubblicato davanti alla legge. Nel caso di diffamazione a mezzo stampa, per esempio, oltre al giornalista e all’editore è chiamato a risponderne anche il direttore responsabile, per mancato controllo dei contenuti pubblicati. In base a quanto illustrato dal Contratto
nazionale di lavoro giornalistico, quest’ultimo illustra all’assemblea dei redattori gli accordi e il programma politico-editoriale concordato con l’editore, propone le assunzioni e i licenziamenti per motivi tecnico-professionali, stabilisce le mansioni dei giornalisti e impartisce le direttive per il lavoro redazionale.
Il direttore editoriale
Il direttore editoriale è, invece, quella figura che detta la linea editoriale che una pubblicazione deve seguire. In genere direttore editoriale e direttore responsabile individuano la linea politica e di sviluppo del periodico, mentre al direttore responsabile rimane l’autonomia delle scelte operative. La redazione, di norma, non intrattiene rapporti con l’editore, proprio per preservarne una certa indipendenza. Nelle piccole imprese la figura del direttore editoriale spesso coincide con l’editore, che resta comunque il proprietario del periodico e che ha il potere di nominare o licenziare il direttore responsabile.
Altrimenti, puoi sorprendere il mio corriere preferito dando un’occhiata alla mia lista desideri Amazon, aiutandomi a spuntare qualche oggetto!
Ho due domande: quando dice che nelle piccole imprese il direttore editoriale spesso coincide con l’editore, non vuol dire che debba necessariamente essere così. Capisco bene? Può essere direttore editoriale anche un’altra persona (a maggior ragione se la testata è stata depositata in tribunale dal direttore responsabile e non dall’editore che di fatto non ne risulta proprietario). Seconda domanda: il deposito in tribunale è necessario anche per le testate gratuite e Open Access digitali?
Ciao Alessandra,
per la prima domanda: direttore editoriale e direttore responsabile quasi sempre sono due figure diverse, ed è giusto che sia così!
Per la seconda: in tribunale va registrata ogni testata che ha una certa periodicità, anche se la distribuzione è gratuita. I free press (come il giornale “Leggo”, per esempio) sono tutti registrati in tribunale.
Spero di esserti stato utile!
Buongiorno vorrei sapere se ci sono differenze se si quali e mi scuso per la mia ignoranza tra un giornalista normale e giornalista editorialista, sicuramente quest’ultimo e’ pagato di piu’ ma puo’ avere anche piccole quote azionarie del giornale in cui scrive?
Ciao Marcello,
l’editorialista è un giornalista che scrive articoli che riflettono la linea editoriale del giornale. Per quanto riguarda i compensi: dipende, ma sicuramente un editorialista è una figura più importante di un semplice collaboratore, giusto per fare un esempio.
Infine, rispondendo all’ultima domanda: esistono anche testate giornalistiche di proprietà di cooperative formate proprio dagli stessi giornalisti che vi scrivono e che sono soci della cooperativa.