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Digital news report 2019: cos’è cambiato nell’ultimo anno

Da ieri è online il Digital News Report 2019, la pubblicazione curata dal Reuters Institute for the Study of Journalism dell’Università di Oxford che analizza l’evoluzione del giornalismo alla luce delle nuove sfide e delle opportunità offerte dal web e dal digitale. Ecco cosa è emerso dal rapporto relativamente alla fiducia dei cittadini nell’informazione, alla disinformazione, ai nuovi modelli di business online a pagamento, alle app di messaggistica private e ai podcast.

Le notizie digitali a pagamento non decollano

I modelli di business fondati sugli abbonamenti alle notizie digitali non sfondano. Solo nei Paesi del nord Europa si assiste ad una crescita in questo senso. Le persone preferiscono avere abbonamenti per la musica o per i contenuti video (Spotify, Netflix, Amazon Prime, Apple Music) ma sono poco propensi a pagare per le notizie. Quando questo comunque succede, i lettori scelgono di avere un solo abbonamento relativo ad un’unica fonte.

Le news si condividono privatamente

Come già accennato in questo post, i lettori preferiscono commentare le notizie sulle piattaforme di messaggistica privata, piuttosto che pubblicamente sui social network. Non a caso, app come whatsapp sono in costante crescita, anche per quanto riguarda il tempo di utilizzo. Tuttavia, in alcuni Paesi come Brasile, Malesia e Sudafrica è molto frequente entrare a far parte di grandi gruppi Whatsapp insieme a persone che non si conoscono per condividere anche notizie.

Paura per la disinformazione

Il livello di fiducia nelle notizie scende di altri due punti percentuali, assestandosi intorno al 42% (in Italia è pari al 40%). La percentuale è ancora più bassa per le notizie trovate sui social (23%) o tramite i motori di ricerca (33%). Molti utenti intervistati hanno dichiarato di essere molto preoccupati per le fake news che girano su internet e per le difficoltà spesso riscontrate nel distinguere una notizia vera da una falsa.

Cresce l’uso dei podcast

Circa un terzo del campione che ha partecipato alla rilevazione del Digital News Report 2019 ha dichiarato di avere ascoltato un podcast nell’ultimo mese e quasi uno su sei (15%) afferma di averne ascoltato uno relativo a notizie, attualità o news internazionali. La percentuale è destinata a salire dal 36% al 50% per i giovani sotto i 35 anni.

La situazione in Italia secondo il Digital News Report 2019

In Italia continua la crisi della carta stampata, mentre restano più o meno stabili i ricavi delle emittenti televisive. La tv rimane comunque la prima fonte di notizie. Gli italiani ripongono maggiore fiducia nelle notizie dell’Ansa (al primo posto di questa classifica), di SkyTg24, del Sole 24 Ore, di Rai News e del TgLa7.

News via mobile

Lo smartphone è ora il principale dispositivo utilizzato per consultare le notizie digitali, seguito dai computer e dai tablet. Le persone che leggono le notizie tramite il proprio smartphone utilizzano prevalentemente i social media e le app di messaggistica (52%), il 19% accede alle notizie direttamente tramite il sito o l’app della testata giornalistica, l’11% usa gli aggregatori (come Google News) e un altro 11% viene informato tramite le notifiche e gli alert. Solo il 9% dei lettori, però, paga un abbonamento per le notizie.

Qui puoi scaricare il rapporto completo in PDF (in inglese).

Fabio Brocceri
Fabio Broccerihttps://www.fabiobrocceri.it
Sono un giornalista, addetto stampa e comunicatore pubblico. Il mio lavoro consiste nell'aiutare enti, imprese e istituzioni a comunicare meglio. Clicca qui se vuoi saperne di più oppure seguimi sui social.

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