Come si scrive una bibliografia? Questa è la classica domanda che si pongono generalmente gli studenti che finalmente giungono alla fine del proprio percorso formativo e si trovano alle prese con la tesi di laurea. La bibliografia non è altro che un elenco di libri, saggi e articoli su un determinato argomento che sono stati consultati dall’autore per la stesura della tesi (o di un articolo scientifico, o di un saggio, ecc.). Come scrivere una bibliografia perfetta? Basta seguire alcune semplici regole. Ecco quali.
Come scrivere una bibliografia: quale struttura seguire
La struttura che si utilizza per scrivere una bibliografia, generalmente segue questo schema: autore, titolo, casa editrice, luogo e anno di pubblicazione. Ad esempio:
Eco, Umberto. Trattato di semiotica generale, Milano, Bompiani, 1975.
Nella maggior parte dei casi, l’ordinamento che si segue è quello alfabetico e gli autori sono ordinati per cognome. Se adotti anche tu questa struttura, ricorda di seguirla per tutti i testi dell’elenco.
Il titolo va sempre in corsivo. Se oltre al titolo vi è un sottotitolo, basta separarli tramite i due punti. Inoltre, ricordati di specificare se si tratta di articoli, saggi o atti che fanno parte di un volume. In questo caso la struttura da seguire diventa:
Cognome, Nome. Titolo del saggio o dell’articolo, a cura di Nome e Cognome del curatore, Editore, luogo e anno di pubblicazione.
I consigli per scrivere la bibliografia
Scrivere una bibliografia non è complicato, ma può essere impegnativo se la stesura viene rimandata al momento finale della scrittura della tesi. In questo caso si corre il rischio di dimenticare opere importanti e comunque si spende troppo tempo nel ricordare tutti i testi consultati. Inizia quindi già nelle prime fasi di scrittura ad appuntare ogni libro che consulti. Alla fine, l’unica operazione che dovrai fare sarà quella di ordinare l’elenco in modo alfabetico. Inoltre, utilizza un carattere e un’impaginazione coerente con il resto della tua tesi di laurea.
Bibliografia e sitografia tesi
Chi scrive una tesi oggi, probabilmente consulterà diversi siti internet. Anche questi vanno indicati nella bibliografia, o meglio in una sitografia a parte, inserendo anche la data di consultazione: i link, infatti, potrebbero nel frattempo cambiare o evolversi.