In un post precedente ti avevo parlato di come scrivere un comunicato stampa per il web. Oggi voglio proporti un semplice tutorial per impostare la struttura di un comunicato stampa web, in modo da organizzare al meglio le informazione da veicolare alla tua medialist.
Cos’è il comunicato stampa web
Il comunicato stampa web non è altro che l’evoluzione del comunicato stampa classico. Negli ultimi anni questo strumento ha subìto, infatti, alcune trasformazioni per adattarsi meglio ai nuovi canali di comunicazione e sfruttare appieno tutte le loro potenzialità. Non più solo testo, dunque, ma un formato che accoglie immagini, video, audio e, soprattutto, link. Vediamo insieme come impostarne la struttura.
L’intestazione
L’intestazione del comunicato stampa web è molto simile a quella del comunicato stampa classico. In linea di massima deve contenere il logo dell’azienda o dell’organizzazione che lo diffonde e la dicitura “comunicato stampa”.
Il corpo del testo
La novità principale del corpo del comunicato sono i link. I collegamenti ipertestuali, infatti, sono un ottimo strumento per indirizzare la navigazione di chi legge il comunicato verso contenuti di approfondimento che si vuole diffondere. Inoltre, questi link portano traffico al sito web dell’organizzazione, per cui ben vengano. Dal punto di vista dell’impaginazione e della formattazione occorre fare attenzione poi al tipo di carattere, scegliendone uno facilmente leggibile attraverso gli schermi (senza grazie, quindi), e distanziare bene i paragrafi. Ok all’uso degli elenchi puntati, anche quelli utilizzati tra il titolo e il corpo del comunicato per riassumere i punti principali del testo, e ai box quotes, che contengono una dichiarazione del vertice dell’organizzazione.
Un box per i contenuti multimediali di supporto
Immediatamente sotto la data di rilascio del comunicato stampa web, si può inserire un box in cui si elencano tutti i materiali di supporto al lavoro dei giornalisti. In questo spazio si potrebbero inserire, per esempio, un link al logo ufficiale dell’organizzazione in alta risoluzione, un collegamento ad una galleria fotografica con immagini che i giornalisti possono utilizzare liberamente, dei link a dei video o audio utili per i telegiornali e le radio, oppure collegamenti alle slide proiettate nel corso di una conferenza. Sono utili anche i link ad alcuni argomenti correlati, nel caso il giornalista volesse approfondire l’argomento.
I contatti
A piè di pagina non possono mancare i contatti dell’ufficio stampa (un indirizzo email e un numero di telefono sono indispensabili) e magari anche i canali social come Facebook, Twitter, Intagram, LinkedIn, ecc. Inoltre, gli addetti stampa hanno iniziato a inserire in calce non solo i propri recapiti, ma anche quelli del servizio clienti o del call center dell’organizzazione. Questo perché, una volta in rete, il comunicato stampa è a disposizione di tutti e, nel caso il comunicato finisse nelle mani di utenti non giornalisti o professionisti della comunicazione, questi ultimi avrebbero la possibilità di rivolgersi al giusto interlocutore, senza contattare l’ufficio stampa.
Il formato
Lo standard più diffuso in rete per i testi è diventato ormai il PDF. Con questo formato ci si assicura che il comunicato stampa sia visibile allo stesso modo su tutti i computer. L’importante è salvare il documento in una versione PDF che consenta di selezionare liberamente il testo, di copiarlo, di aprire i collegamenti ipertestuali, ecc. (qui puoi scaricare un modello di comunicato stampa web).
Il comunicato stampa va sul web
Oltre a impostare il PDF da inviare alla medialist, il comunicato va pubblicato anche all’interno del sito ufficiale dell’organizzazione, nello spazio dedicato alla stampa. Qui va inserita non solo la versione scaricabile del PDF, ma anche quella testuale, magari prevedendo un feed RSS apposito che permetta agli utenti di abbonarsi e ricevere il comunicato, tramite gli aggregatori, non appena questo viene pubblicato.
Ciao Broc, in basso il comst formato web più letto, cliccato e “refresciato” nel 2018, ad oggi. Se lo scorri ci sono due differenze sostanziali rispetto ai comstweb formato standard. In una PA made in Italy sarebbe possibile realizzare un simile modello????????????Buona giornata……..
https://www.apple.com/newsroom/2018/04/apple-adds-earth-day-donations-to-trade-in-and-recycling-program/
Le PA, purtroppo, sono molto più lente nel recepire i cambiamenti rispetto al settore privato. Qualcosa però, negli ultimi anni, si sta muovendo!