Oggi, leggendo un articolo su Repubblica.it, sono venuto a conoscenza di Atooma, l’applicazione Android premiata come “migliore al mondo” al Barcellona Word Congress. In pratica si tratta di un’applicazione che ‘istruisce’ lo smartphone su alcune ‘azioni’ da compiere in determinati momenti della nostra giornata (if X do Y). Ad esempio: quando siamo in ufficio il cellulare passa in modalità silenziosa; oppure quando arriviamo a casa il cellulare invia automaticamente un sms al nostro partner. Come? Riconoscendo la nostra posizione.
Un’idea molto simile mi era venuta in mente qualche mese fa, solo che, putroppo, mi sono limitato a confidarla a qualche amico in uno dei miei discorsi un po’ campati in aria. Mettiamo che stiamo per tornare a casa: il cellulare, tramite il gps o le cellule della rete, giunti ad una certa distanza avvisa mamma che tra 15 minuti rientriamo (ergo, può buttare la pasta). Altro esempio: nei nostri spostamenti quotidiani dobbiamo ricordarci di passare in tipografia a ritirare delle brochure. Bene, quando siamo nei pressi della tipografia l’applicazione ci avvisa con un alert.
Qualche giorno fa un altro amico mi ha segnalato invece un’altra applicazione che svolge qualcosa di simile, Llama – Location Profiles, che stabilisce dei profili (volume suoneria, attivazione wifi, bluetooth, ecc.) in base alla nostra posizione.
Quali altre possibilità potrebbero modificare il nostro stile di vita? Intanto in bocca al lupo a questi ragazzi :-)