Nel post precedente ti ho spiegato come scrivere un comunicato stampa perfetto. Una volta scritto però va inviato ed è qui che possono sorgere dei dubbi. Fino a qualche tempo fa, la risposta alla domanda “a chi inviare un comunicato stampa” era piuttosto scontata: “ai giornalisti!”, avrebbe risposto il solerte addetto stampa, e la differenza al massimo poteva riguardare i giornalisti televisivi o quelli della carta stampata. Oggi, invece, le cose si sono complicate non poco, perché grazie a internet tutti, potenzialmente, potremmo essere i possibili destinatari di un comunicato stampa. Ecco perché.
Siamo tutti nodi di una rete
Grazie al web 2.0 ognuno di noi può pubblicare informazioni su internet. Siamo passati, cioè, da semplici fruitori (consumer) a produttori (producer) di contenuti. Non a caso è stato coniato il termine prosumer. Ognuno di noi fa parte della rete ed è in grado di influenzare gli altri “nodi” che la compongono. Questi nodi possono essere sia delle persone (giornalisti, blogger, influencer, personaggi famosi, professionisti) sia testate giornalistiche, aziende, istituzioni, associazioni, ecc. Nel decidere a chi inviare un comunicato stampa, le caratteristiche che occorre prendere in considerazione sono il numero di utenti che un determinato nodo è in grado di influenzare, la qualità dei collegamenti di quel nodo, l’importanza di quello snodo per gli obiettivi dell’ufficio stampa, e così via.
A chi inviare un comunicato stampa: le priorità
Se hai già creato una medialist efficace, l’invio del comunicato stampa dovrebbe essere una passeggiata. Se invece parti da zero, ti consiglierei di effettuare una suddivisione dei vari gatekeeper (i nodi in grado di accendere i riflettori sul tuo comunicato) in base ai tempi di lavorazione che hanno a disposizione per produrre un contenuto.
1. Agenzie di stampa, siti di informazione, canali all news
I primi destinatari del tuo comunicato stampa sono le agenzie di stampa, i siti di informazione mainstream e i canali all news. Chi lavora in queste realtà ha la necessità di pubblicare una notizia prima degli altri, per cui il fattore tempo è fondamentale, specialmente per le agenzie di stampa che, ancora oggi, sono i principali nodi che innescano il processo informativo.
2. Radio e televisioni
Chi lavora in radio o in televisione ha dei tempi di lavorazione leggermente più lunghi, anche se i servizi devono essere confezionati in tempo per essere mandati in onda nelle varie edizioni di radiogiornali e tg.
3. Blogger, influencer, stakeholders
Subito dopo la radio e la televisione occorre inviare il comunicato a quei gatekeeper che costituiscono gli interlocutori principali dell’organizzazione che sta diffondendo il comunicato. Sono blogger specializzati in un certo argomento, personalità che hanno una relazione forte con l’organizzazione, nodi strategici per raggiungere un determinato pubblico.
4. Carta stampata
Chi produce contenuti per la carta stampata (quotidiani, settimanali, mensili e altri periodici) ha generalmente più tempo a disposizione perché non deve fare i conti con scadenze imminenti, se non in prossimità della chiusura del numero. Per questo possono essere collocati alla fine della lista degli invii.
5. Membri interni
Se stai svolgendo l’attività di ufficio stampa per un’organizzazione importante, valuta la possibilità di inviare il comunicato stampa anche ad una lista di dirigenti, colleghi, persone legate all’azienda che devono essere sempre informati su quello che l’organizzazione sta comunicando all’esterno.
6. Rendilo disponibile a tutti
Molti utenti oggi scelgono di informarsi andando a cercare direttamente la fonte da cui è scaturita la notizia. Per questo potresti pubblicare il comunicato stampa sul sito internet ufficiale dell’organizzazione per cui stai curando l’ufficio stampa e renderlo disponibile a chiunque visiti il sito, non solo quindi ai giornalisti e agli altri gatekeeper. In questo modo chiunque può verificare l’attendibilità di una notizia letta altrove, facendo un rapido fact checking.